Cos’è la Criptovaluta?
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Published Dec 5, 2018Updated Jun 24, 2021 21m
Cos’è la criptovaluta?
Una criptovaluta (o “crypto”) è una forma di denaro digitale che permette agli individui di trasmettere valore in un contesto digitale.
Forse ti starai chiedendo come questo tipo di sistema sia diverso da PayPal o dall’app della banca digitale che hai sul tuo smartphone. A prima vista sembrano servire gli stessi casi d’uso – pagare amici, effettuare acquisti da siti web – ma in realtà non potrebbero essere più diversi.
Cosa rende unica la criptovaluta?
La criptovaluta è unica per molte ragioni. La sua funzione primaria, però, è quella di servire come un sistema di denaro elettronico non posseduto da nessun singolo partecipante.
Una criptovaluta valida sarà decentralizzata. Non esiste una banca centrale o un sottoinsieme di utenti che possono modificare le regole senza raggiungere il consenso. I partecipanti al network (nodi) eseguono software che li connette ad altri partecipanti in modo da condividere informazioni tra di loro.
Network centralizzati vs. decentralizzati.
A sinistra troviamo la struttura utilizzata da istituzioni come le banche. Gli utenti devono comunicare tramite il server centrale. A destra, non c’è una gerarchia: i nodi sono interconnessi e trasmettono informazioni tra di loro.
La decentralizzazione dei network di criptovalute li rende altamente resistenti alla chiusura o alla censura. Al contrario, per paralizzare un network centralizzato, ti basta compromettere il server principale. Se il database di una banca viene cancellato e non ci sono backup, sarà molto difficile determinare i saldi degli utenti.
Nelle criptovalute, i nodi conservano una copia del database. Tutti agiscono efficacemente come un server proprio. I nodi individuali possono andare offline, ma i loro peer saranno comunque in grado di ottenere informazioni dagli altri nodi.
Le criptovalute sono quindi funzionali 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno. Consentono il trasferimento di valore in qualsiasi parte del mondo senza l’intervento di intermediari. Per questo motivo spesso le definiamo permissionless: chiunque con una connessione internet può trasmettere fondi.
Perché si chiama criptovaluta?
Il termine “criptovaluta” deriva dalla fusione di crittografia e valuta, semplicemente perché la criptovaluta utilizza ampiamente tecniche crittografiche per proteggere le transazioni tra utenti.
Cos’è la crittografia a chiave pubblica?
La crittografia a chiave pubblica è alla base dei network di criptovalute. E’ ciò su cui gli utenti fanno affidamento per inviare e ricevere fondi.
In un sistema crittografico a chiave pubblica, ci sono una chiave pubblica e una chiave privata. Una chiave privata è essenzialmente un numero grandissimo impossibile da indovinare. Spesso è difficile capire davvero quanto sia grande questo numero.
Per Bitcoin, indovinare una chiave privata è tanto probabile quanto indovinare 256 testa o croce di fila. Con gli attuali computer, non saresti in grado di decifrare la frase prima della morte termica dell’universo.
Comunque, come suggerisce il nome, hai bisogno di tenere segreta la tua chiave privata. Da questa chiave puoi generarne una pubblica. La chiave pubblica può essere distribuita tranquillamente a chiunque. E’ virtualmente impossibile risalire alla chiave privata partendo da quella pubblica.
Puoi anche creare firme digitali firmando dati con la tua chiave privata. E’ simile a firmare un documento nel mondo reale. La principale differenza è che chiunque può dire con certezza se una firma è valida confrontandola con la chiave pubblica corrispondente. In questo modo, l’utente non deve rivelare la propria chiave privata, ma può comunque dimostrarne la proprietà.
Nelle criptovalute, puoi spendere i tuoi fondi solo se possiedi la chiave privata corrispondente. Quando effettui una transazione, stai annunciando al network di voler spostare le tue monete. Questo avviene attraverso un messaggio (ovvero, la transazione) che viene firmato e aggiunto al database della criptovaluta (la blockchain). Come già abbiamo menzionato, hai bisogno della tua chiave privata per creare la firma digitale, e dal momento che chiunque può vedere il database, tutti possono controllare che la transazione sia valida verificando la firma.
Chi ha inventato la criptovaluta?
Ci sono stati alcuni tentativi di schemi di denaro digitale negli anni, ma la prima tra le criptovalute è stata Bitcoin, rilasciata nel 2009. E’ stata creata da una persona o un gruppo di persone sotto lo pseudonimo Satoshi Nakamoto. Ad oggi, la sua (o loro) vera identità rimane sconosciuta.
Bitcoin ha generato un grande numero di criptovalute successive – alcune con l’obiettivo di competere, altre volte a integrare funzioni non disponibili in Bitcoin. Attualmente, molte blockchain non consentono agli utenti soltanto di inviare e ricevere fondi, ma anche di eseguire applicazioni decentralizzate usando smart contract. Ethereum è forse l’esempio più popolare di una blockchain di questo tipo.
Qual è la differenza tra criptovalute e token?
A prima vista, le criptovalute e i token appaiono identici. Entrambi vengono scambiati su exchange e possono essere inviati tra indirizzi blockchain.
Le criptovalute sono concepite esclusivamente per servire come moneta, che sia questa un mezzo di scambio, una riserva di valore o entrambi. Ciascuna unità è funzionalmente fungibile, ovvero una moneta ha lo stesso valore di qualsiasi altra.
Bitcoin e altre criptovalute create nei primi tempi sono stati progettati come valute, ma le blockchain più recenti mirano a fare di più. Ethereum, per esempio, non fornisce solo funzionalità di moneta. Permette agli sviluppatori di eseguire codice (smart contract) su un network distribuito, e di creare token per una varietà di applicazioni decentralizzate.
I token possono essere usati come criptovalute, ma sono più flessibili. Puoi emettere milioni di token identici, oppure un numero ristretto con proprietà uniche. Possono avere molte funzioni, dalle ricevute digitali che rappresentano una quota in una società ai punti fedeltà.
Su un protocollo che supporta smart contract, la valuta base (usata per pagare transazioni o applicazioni) è separata dai suoi token. In Ethereum, per esempio, la moneta nativa è ether (ETH), e deve essere usata per creare e trasferire token all’interno del network di Ethereum. Questi token vengono implementati in base a standard come ERC-20 o ERC-721.
Cos’è un crypto wallet?
Essenzialmente, uno wallet di criptovalute è qualcosa che contiene le tue chiavi private. Può essere un dispositivo appositamente costruito (un hardware wallet), un’applicazione sul tuo PC o smartphone, o persino un pezzo di carta.
Gli wallet sono l’interfaccia su cui la maggior parte degli utenti si basa per interagire con un network di criptovalute. Diverse tipologie offriranno diversi tipi di funzionalità – evidentemente, uno wallet di carta non può firmare transazioni o visualizzare i prezzi correnti in valute fiat.
Per la comodità, i software wallet (ad es., Trust Wallet) sono considerati superiori per i pagamenti quotidiani. Per la sicurezza, gli hardware wallet sono virtualmente imbattibili nella loro capacità di tenere le chiavi private lontane da occhi indiscreti. Gli utenti delle criptovalute tendono a conservare fondi in entrambi i tipi di wallet.
Cos’è una blockchain?
Una blockchain è un tipo speciale di database in cui i dati possono solo essere aggiunti (e non rimossi o modificati). Le transazioni vengono periodicamente aggiunte a una blockchain all’interno di ciò che chiamiamo blocchi (costituiti da informazioni sulle transazioni e altri metadati importanti).
Chiamiamo la struttura una catena in quanto i metadati di ciascun blocco includono un pezzo di informazione che lo collega a quello precedente. Nello specifico, includono una hash del blocco precedente, che puoi immaginare come un’impronta digitale unica.
La probabilità che due insiemi di dati producano lo stesso output attraverso una funzione di hash è infinitesimamente bassa. Per questo motivo, se qualcuno tenta di modificare un blocco più vecchio, la sua hash sarebbe differente, perciò anche la hash del blocco successivo sarebbe differente, e così via. Appare quindi evidente quando un blocco viene modificato, in quanto anche tutti i blocchi che vengono dopo di lui dovrebbero essere modificati.
La hash di ciascun blocco è inclusa nel blocco successivo, formando la catena di blocchi, o blockchain.
La blockchain è scaricata integralmente dai partecipanti al network. Ricordi quando abbiamo detto che chiunque può validare le transazioni e le firme con la crittografia a chiave pubblica? Quando un nodo riceve un blocco, esegue una serie di controlli. Se trova qualcosa di non valido, il blocco viene respinto.
Quando un nodo riceve un blocco valido, ne crea una copia propria, quindi propaga il blocco ad altri nodi. Questi fanno la stessa cosa fino a quando il blocco non è stato distribuito attraverso tutto il network. Questo processo viene eseguito anche per le transazioni non confermate – ovvero, le transazioni che sono state trasmesse, ma non ancora incluse nella blockchain.
Vedi anche: Cos’è la Tecnologia Blockchain? La Guida Definitiva.
Come vengono aggiunti i blocchi a una blockchain?
L’integrità di una blockchain è compromessa se è possibile registrare false informazioni finanziarie. Allo stesso tempo, non ci sono amministratori o leader nel sistema distribuito che mantiene il registro – quindi come possiamo garantire che i partecipanti agiscano onestamente?
Satoshi ha proposto un sistema Proof of Work, che consente a chiunque di suggerire un blocco da aggiungere alla blockchain. Per proporre un blocco, gli utenti devono sacrificare potere computazionale al fine di indovinare un enigma definito dal protocollo.
La Proof-of-Work è lo schema più comprovato ed efficace per raggiungere il consenso tra gli utenti, ma non è l’unico. Alternative come la Proof-of-Stake vengono esplorate sempre di più, anche se non hanno raggiunto un’implementazione appropriata nella loro vera forma (nonostante i meccanismi di consenso ibridi esistano da tempo).
Vedi anche: Cos’è un Algoritmo di Consenso Blockchain?
Come funziona il crypto mining?
Il processo che abbiamo descritto sopra è conosciuto come mining. Se il miner trova una soluzione, il blocco che ha costruito estenderà la catena. Di conseguenza, riceverà una ricompensa denominata nella moneta nativa della blockchain.
L’enigma crittografico che i miner devono risolvere comporta l’hashing di dati ripetutamente per produrre un numero che ricade al di sotto di un valore particolare. L’hashing con una funzione unidirezionale significa che, conoscendo l’output, è virtualmente impossibile indovinare l’input. Tuttavia, conoscendo l’input, è semplicissimo verificare l’output. In questo modo, ogni partecipante può verificare che il miner abbia prodotto un blocco ‘corretto’, e respingere quelli non validi. In questo caso, il miner non riceve alcuna ricompensa e ha sprecato risorse cercando di forgiare un blocco non valido.
Ne risulta un interessante schema di teoria dei giochi che rende costoso per un soggetto tentare di ingannare, ma redditizio agire onestamente. Nessuna entità malintenzionata ha le risorse per attaccare all’infinito un network forte. Ci aspettiamo quindi che gli operatori con risorse cerchino un profitto sul proprio investimento partecipando correttamente.
Vedi anche: Cos’è il Mining di Criptovalute?
Le criptovalute sono scalabili?
Come probabilmente avrai notato, i network distribuiti non sono molto efficienti. Purtroppo, le criptovalute possono essere sicure e resistenti alla censura se tutti i nodi riescono a sincronizzare una copia della blockchain. Più bassi saranno i requisiti per mantenere il passo, più sarà facile partecipare.
Puoi capire il motivo per cui sia preferibile, a tal fine, una blockchain che aggiunge solo un blocco piccolo ogni dieci minuti rispetto a una che aggiunge un blocco enorme ogni cinque minuti. Quest’ultima richiederà ai nodi di utilizzare computer molto potenti per rimanere sincronizzati, spingendo offline quelli meno performanti. Questo risulterebbe in una maggiore centralizzazione, in quanto ci sono meno peer nel network.
Con blocchi più piccoli, però, non possiamo raggiungere molte transazioni al secondo (TPS). Ciò significa anche che, nei periodi di maggiore affluenza, le transazioni possono richiedere un po’ di tempo per essere aggiunte alla blockchain. Non è pratico se vuoi effettuare un pagamento veloce, ma è il prezzo da pagare per la decentralizzazione.
Chiamiamo questo problema un dilemma di scalabilità. Un sistema scalabile può adattarsi facilmente a un maggiore throughput con svantaggi minimi. Le blockchain non sono molto scalabili – come abbiamo spiegato, aumentare semplicemente la capacità con blocchi più grandi compromette l’intero scopo del network distribuito.
Per aumentare le TPS in un modo che non danneggi la decentralizzazione del network, la scalabilità off-chain sembra essere un approccio valido. Questo include una vasta gamma di soluzioni – centralizzate e decentralizzate – che permettono di effettuare transazioni senza registrarle sulla blockchain.
Scopri di più su alcuni esempi di scalabilità off-chain: Scalabilità Blockchain – Sidechain e Canali di Pagamento.
Chi prende le decisioni per il software delle criptovalute?
I network di criptovalute sono opt-in Nessuno ti costringe ad eseguire un software che non vuoi usare. In un buon protocollo, il codice sarà interamente open-source in modo che gli utenti possano essere sicuri della correttezza e della sicurezza del sistema.
Generalmente, le criptovalute consentono a chiunque di partecipare nel loro sviluppo. Nuove funzionalità o modifiche al codice vengono controllate da una comunità di sviluppatori prima di essere approvate e pubblicate. Dopodiché, gli utenti possono controllare personalmente il codice e decidere se eseguirlo o no.
Alcuni aggiornamenti saranno retrocompatibili, vale a dire che i nodi aggiornati continueranno a comunicare con quelli più vecchi. Altri saranno non retrocompatibili – i nodi più vecchi verranno “espulsi” dal network se non vengono aggiornati. Leggi Hard Fork e Soft Fork per una spiegazione su questo argomento.
Dove comprare criptovalute
Ci sono vari modi per comprare criptovalute. La prima cosa che dovrai fare, però, è convertire la tua moneta fiat in criptovaluta. Dopodiché, potrai decidere tra HODL, fare trading con altre criptovalute o prestarla e guadagnare interessi. Diamo un’occhiata ai diversi tipi di exchange di criptovalute.
Exchange centralizzati (CEX)
Potresti trovare il concetto di exchange centralizzato un po’ strano dato che le criptovalute sono spesso definite decentralizzate. In breve, gli exchange centralizzati sono piattaforme online che facilitano le operazioni connettendo compratori e venditori.
Funziona in questo modo, gli utenti depositano fondi in fiat o in criptovalute sull’exchange e fanno trading nei suoi sistemi interni. Se hai dimestichezza con il funzionamento degli wallet di criptovalute, saprai che, in questo caso, la tua criptovaluta è in custodia dall’exchange. Comunque, dovrebbe essere piuttosto facile prelevare i tuoi fondi e conservarli in uno wallet proprio, se lo desideri.
Alcuni potrebbero preferire mantenere i propri fondi sull’exchange, sia questo perché fanno trading regolarmente o per comodità. Tuttavia, se l’exchange viene hackerato, i fondi dell’utente potrebbero essere a rischio.
Exchange decentralizzati (DEX)
Gli exchange decentralizzati sono diversi. Quando stai usando un DEX, non ci sono custodi coinvolti. Infatti, un modo più accurato di fare riferimento a questo tipo di exchange sarebbe exchange non custodiali.
Ecco cosa succede quando fai trading su un DEX. Invece di depositare i tuoi fondi nello wallet dell’exchange, stai facendo trading direttamente dal tuo wallet. Quando viene eseguita un’operazione, i fondi vengono trasmessi direttamente sulla blockchain usando la magia degli smart contract.
Dato che non c’è nessuna entità che agisca come custode, alcuni considerano questa categoria come una scelta più sicura rispetto ai CEX. Un altro aspetto positivo potrebbe essere che gran parte dei DEX non richiedono di fornire alcuna informazione personale al di fuori dell’indirizzo di uno wallet blockchain. Allo stesso tempo, assumere la custodia dei tuoi fondi richiede una certa dose di esperienza tecnica, e significa farsi carico di tutte le responsabilità.
Exchange P2P
Un exchange peer-to-peer (P2P) è un altro spazio che collega compratori e venditori, ma è diverso sia dai CEX che dai DEX. In questo caso, l’exchange in sé non fa altro che collegare compratori e venditori, i quali possono regolare la transazione in qualsiasi modo concordato. Quindi, il metodo di deposito e di regolamento può essere scelto da compratori e venditori per ogni transazione individuale.
La criptovaluta è legale?
Pochissimi paesi impongono un divieto assoluto di acquisto, vendita e possesso di criptovalute. Nella stragrande maggioranza del mondo, Bitcoin e altre valute virtuali sono perfettamente legali. Prima di iniziare, però, dovresti controllare se la tua giurisdizione lo permette.
E’ importante ricordare che ogni paese ha un approccio differente alla regolamentazione delle attività di criptovaluta. Assicurati di non essere in violazione di alcuna regola riguardante la tassazione o la conformità.
La criptovaluta è sicura?
C’è un certo grado di rischio legato alla criptovaluta. Se dimentichi la password per accedere al tuo conto bancario, puoi semplicemente ripristinarla attraverso il supporto clienti. Invece, se dimentichi o perdi le chiavi private che garantiscono accesso alle tue crypto, non c’è nessuno che può aiutarti. Usare un exchange rispettabile può essere un’opzione più clemente – richiede fiducia, ma non sei a rischio di perdere le tue chiavi private.
La crittografia a chiave pubblica non è ancora stata violata. Con delle misure di sicurezza valide, è più probabile che i tuoi altri account online vengono hackerati prima che i tuoi fondi vengano rubati. Le migliori pratiche includono conoscere le truffe più comuni (ingegneria sociale, phishing, ecc.), conservare le tue chiavi private offline in ogni momento e farne backup da tenere in un posto sicuro.
La criptovaluta è anonima?
Il tuo nome non è collegato ai tuoi indirizzi di criptovalute – questi appaiono come stringhe casuali di numeri e lettere sulla blockchain. Non è però prudente assumere che questo ti renda anonimo. In realtà, sei pseudonimo – hai comunque una sorta di identità on-chain, semplicemente non è quella che usi nella vita reale.
Ci sono certi metodi che possono consentire di collegare indirizzi IP alle tue attività. Su questo fronte, cose come i dusting attack e altre tecniche di analisi possono essere usati per deanonimizzarti. Ricorda che le blockchain sono essenzialmente enormi database pubblici. Se sei preoccupato per la tua privacy, dovresti cercare di rendere il più difficile possibile per gli altri collegare le tue transazioni al tuo nome. Le criptovalute come Bitcoin non sono private di default, ma metodi come il coin mixing e i CoinJoin possono rendere inaffidabile l’analisi euristica.
Un piccolo sottoinsieme di criptovalute (conosciute come privacy coin) è in grado di offuscare la fonte, la destinazione e l’importo dei fondi nelle transazioni, usando metodi come le Transazioni Confidenziali. La loro privacy è più forte di default, ma non sono del tutto resistenti alla deanonimizzazione.
La criptovaluta ha valore?
Nei sistemi finanziari, il valore è una convinzione condivisa. Proprio come qualsiasi cosa di prezioso, il valore non è inerente alla criptovaluta stessa – viene assegnato da persone. In altre parole, qualcosa ha valore se le persone credono che lo abbia. Questo è vero a prescindere dal fatto che l’oggetto di valore sia un metallo di prezioso, un pezzo di carta o alcuni bit in un database.
Detto questo, alcuni considerano le criptovalute e Bitcoin come qualcosa di simile a un prodotto digitale limitato. Grazie al tasso di emissione e della politica monetaria prevedibili, qualcuno sostiene che nel futuro Bitcoin potrebbe agire come una riserva di valore, simile all’oro. Dato che Bitcoin è in esistenza da poco più di un decennio, resta ancora da vedere se supererà la prova del tempo a tale proposito.
Tutte le valute digitali sono criptovalute?
No. Forse hai sentito parlare di nazioni e banche centrali che hanno intenzione di creare le loro versioni di una valuta digitale. Tuttavia, non sono altro che questo – valute digitali. In realtà, spesso vengono definite collettivamente come central bank digital currencies (CBDC), o valute digitali delle banche centrali. Sono essenzialmente versioni digitali della moneta fiat e non presentano gran parte dei benefici delle criptovalute. Vengono emesse e dichiarate a corso legale da un governo centrale e in genere non utilizzano un registro distribuito, come la blockchain, per mantenere un archivio delle transazioni.
Potresti aver anche sentito parlare di Facebook Libra, un altro tipo di valuta digitale. Sul lato positivo, si prevede che verrà sviluppata su un sistema blockchain open source. Tuttavia, non sarebbe permissionless come Bitcoin o Ethereum, quindi ai partecipanti servirebbe più di una semplice connessione a internet per usarla. Inoltre, il progetto e l’attività svolta su di esso sarebbero eseguiti e gestiti da un’associazione composta da pochi membri selezionati.
Quindi, nonostante le CBDC e altre forme di moneta digitale facciano uso di blockchain o crittografia, sono molto diverse dalle criptovalute come Bitcoin.
Cos’è la capitalizzazione di mercato di una criptovaluta?
Quando guardi il prezzo di una criptovaluta, vedi solo una parte del quadro generale. Un criterio ugualmente importante è il numero di unità individuali della criptovaluta in esistenza, ovvero la fornitura.
Nello specifico, per esaminare la valutazione di un network di criptovalute, devi sapere quante unità individuali esistono in questo momento. Questa cifra viene chiamata fornitura in circolazione. Criptovalute diverse potrebbero adottare schemi di emissione differenti, quindi è importante capire come questa funziona per ciascun network.
La capitalizzazione di mercato (o market cap) è il prezzo di una singola unità moltiplicato per la fornitura in circolazione.
Capitalizzazione di Mercato = Fornitura in Circolazione*Prezzo
Come puoi immaginare, la capitalizzazione di mercato di un network di criptovaluta è una rappresentazione più accurata del valore all’interno del network rispetto al prezzo di una singola unità. Un network con una moneta meno costosa ma una fornitura in circolazione più alta potrebbe avere una valutazione totale (market cap) maggiore di un network con una moneta più costosa ma una fornitura in circolazione più bassa. In alcuni casi anche il contrario potrebbe essere vero.
E’ importante notare, però, che la capitalizzazione di mercato non rappresenta quanto denaro è entrato in un particolare mercato. Per esempio, è un errore comune tra i principianti assumere che il market cap di Bitcoin rappresenta la quantità totale di denaro investito in Bitcoin. Questo non ha senso dato che il market cap dipende dal prezzo e dalla fornitura.
Perché devo pagare le commissioni di transazione?
Se invii un bitcoin a un altro indirizzo, noterai che l’indirizzo riceve un po’ meno di quello che hai inviato. Questo perché paghi una piccola commissione per ricompensare i miner che aggiungono la tua transazione alla blockchain.
Molte criptovalute usano un meccanismo simile per incentivare gli utenti a proteggere il network. Nei sistemi Proof of Work, le commissioni di transazione sono solitamente distribuite insieme a monete appena create (il block subsidy) per formare la ricompensa del blocco.
Puoi modificare la commissione in base all’urgenza della tua transazione. I miner razionali cercheranno sempre di guadagnare il più possibile, quindi daranno la priorità alle transazioni con le commissioni più elevate. Puoi controllare le transazioni in sospeso correnti per avere un’idea della commissione media, e impostare la tua di conseguenza.
Ho perso la mia chiave. Posso recuperare i miei fondi?
Se sei sicuro di aver perso le tue chiavi, è probabile che non li recupererai mai. Il grande vantaggio delle criptovalute è la rimozione di custodi e intermediari dalla gestione delle transazioni finanziarie. Il rovescio della medaglia, però, è che la responsabilità è ora interamente nelle tue mani. Quindi devi fare molta attenzione a non perdere le tue chiavi private, in quanto sono ciò che assegna la proprietà sui tuoi fondi.
Qual è il futuro della criptovaluta?
Come apparirà il futuro della criptovaluta dipende interamente dalla persona a cui fai questa domanda. Alcuni credono che Bitcoin arriverà a sostituire l’oro nell’era digitale e rivoluzionare il sistema finanziario esistente. Altri sostengono che le criptovalute saranno sempre un sistema secondario, presente come mercato di nicchia. Altri ancora credono che Ethereum diventerà un computer distribuito, fungendo da colonna portante di un nuovo internet.
Gli scettici prevedono che il settore eventualmente collasserà, mentre gli appassionati sono contenti delle criptovalute come sistemi monetari di nicchia. Ci sono molti possibili esiti – è semplicemente troppo presto per dire con certezza cosa succederà tra un anno. Nonostante ciò, non possiamo negare l’enorme potenziale di crescita.