La moneta digitale di Facebook lascia la Svizzera
L’associazione Diem rinuncia a conseguire la licenza dall’autorità normativa elvetica come sistema di pagamento e riporta le sue attività in patria
https://www.wired.it/economia/finanza/2021/05/17/facebook-moneta-diem-svizzera/?refresh_ce=
Il progetto Diem si ritira dalla Svizzera. L’associazione che presiede allo sviluppo della stablecoin promossa da Facebook fa ritorno in patria, negli Stati Uniti e rinuncia a conseguire una licenza come sistema di pagamento basato sui requisiti dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma), con base a Berna. Al tempo stesso, la sussidiaria americana ha stretto una collaborazione con Silvergate, banca sostenuta dallo stato della California e membro della Federal reserve. Il quartier generale del progetto sostenuto da Facebook per una valuta digitale si sposterà quindi da Ginevra a Washington: Diem Network si registrerà come attività di servizio monetario al dipartimento del Tesoro americano e riporterà le proprie attività nel perimetro normativo della Fed statunitense.
Silvergate sarà l’emittente esclusiva e gestirà la riserva di Diem Usd, il token sostenuto dal dollaro in un rapporto uno-a-uno. È questa l’ultima versione della moneta digitale promossa da Facebook che, dall’annuncio del 2019, ha subito ripetuti cambi di rotta e ridimensionamenti. Il progetto iniziale Libra ha cambiato perimetro e ambizioni nel corso del tempo, come attesta il cambio di nome a dicembre. Prima la moneta digitale universale di Facebook doveva essere vincolata a un paniere di valute principale e debiti sovrani, per favorire la stabilità e lo scambio di denaro da un capo all’altro del mondo.
L’idea aveva suscitato perplessità e preoccupazioni di banchieri centrali e decisori politici, preoccupati che Libra potesse danneggiare le valute sovrane, facilitare il riciclaggio di denaro e mettere a rischio la riservatezza degli utenti. Il progetto è quindi passato a un sistema di multiple stablecoin, supportate ciascuna da diverse valute, come una sorta di gettone multivaluta. L’ultima versione prevede una moneta digitale basata solo sul dollaro americano. Strada facendo l’organizzazione ha perso diversi sostenitori chiave come Visa, Masterdcard e Paypal.
Nonostante tutto, l’ultimo passo è “coerente con il focus strategico iniziale di Diem sugli Stati Uniti e riflette una valutazione di Diem sull’evoluzione dell’ambiente normativo monetario negli Stati Uniti”, spiega una nota dell’associazione. Basata sulla blockchain, la tecnologia della Diem Network è accessibile ai 26 membri dell’associazione e si propone di facilitare un rapido e sicuro spostamento di denaro in tempo reale fra i soggetti della rete. Così, se ora Diem non necessita più dell’autorità elvetica, “il progetto ha tratto grande beneficio dall’intenso processo di autorizzazione in Svizzera e del riscontro costruttivo della Finma e di oltre due dozzine di autorità regolatorie di tutto il mondo convocate dalla Finma per valutare il progetto”, assicura Stuart Levey, amministratore delegato di Diem.